MUSEO VIRTUALE ASTRATTISMO E ARCHITETTURA RAZIONALISTA COMO

Data evento

Mostra Terragni Sartoris

Descrizione

“Terragni e Sartoris a Como capitale del razionalismo italiano _ 1926/1943”
a cura di Salvatore Aprea

Quando l’architettura è storia di idee, sentimenti, amicizie e battaglie. Quando l’architettura interpreta il proprio tempo, ne individua i temi e le richieste e li risolve nella forma. E oggi cosa possiamo ricavare da quell’esperienza? “Se il razionalismo è una corrente architettonica storica conclusa, la razionalità in architettura è un concetto che chiama sempre alla riflessione. Il razionalismo italiano degli anniTrenta ha voluto coniugare le esigenze funzionali, costruttive ed economiche al bisogno spirituale di raggiungere uno stato di equilibrio attraverso l’organizzazione armoniosa delle forme geometriche. Quale sarà il carattere della razionalità in architettura nel tempo presente?” Salvatore Aprea

Cosa Aspettarsi

La mostra “Terragni e Sartoris a Como capitale del razionalismo italiano _ 1926/1943” che si inaugura il 2 dicembre 2023 alle ore 18.00 a Como presso l’ex chiesa di S. Pietro in Atrio, costituisce la seconda edizione del progetto MAARC EXHIBITIONS che prevede un’esposizione a cadenza triennale itinerante, dedicata all’architettura razionalista e all’arte astratta di Como, con l’obiettivo di costruire ad ogni edizione, in collaborazione con studiosi e istituti di ricerca italiani ed europei, un percorso di relazioni e confronti con analoghe esperienze artistiche del movimento moderno in Europa e promuovere il patrimonio razionalista di Como a livello internazionale, mettendo in luce le ricchezze del ‘900 di cui la città e il suo territorio sono particolarmente ricchi e il ruolo di primo piano giocato da Como nel dibattito architettonico internazionale sulla nuova architettura. L’esposizione è curata da Salvatore Aprea, docente di Storia dell’architettura e direttore degli Archivi d’architettura del Politecnico di Losanna, fondamentale partner dell’iniziativa che fornirà i materiali d’archivio (disegni, foto, libri, lettere e i plastici realizzati appositamente per la mostra). Luca Ortelli, già docente presso il medesimo Politecnico e grazie al quale si è instaurata una cooperazione con gli Archivi della costruzione moderna, ha contribuito all’interpretazione dei disegni del Quartiere satellite di Rebbio. La mostra, aperta in S. Pietro in Atrio nel periodo dal 2 al 31 dicembre 2023 e nel 2024 ospitata a Losanna, cade intenzionalmente nell’ottantesimo anniversario della morte di Giuseppe Terragni (1904-1943) e nel venticinquesimo di quella di Alberto Sartoris (1901-1998)

Il tema della mostra insiste sul confronto tra due figure chiave del razionalismo per la qualità emblematica delle loro opere e per il ruolo avuto nel diffondere e propagandare a livello internazionale i principi della nuova architettura. Tale rapporto sarà esaminato attraverso le diverse fasi del loro legame, che fu sia di lavoro che di scambio intellettuale, anche allo scopo di mettere in luce il ruolo di primo piano giocato da Como sulla ribalta internazionale dell’epoca.
Infatti, ripercorrere le vicende dei due architetti, significa leggere la storia dell’architettura moderna, attraverso i dibattiti e gli scontri anche molto accesi che animavano la scena nazionale e internazionale, nel periodo compreso tra il 1927, anno di fondazione del Gruppo 7 e il 1943, anno della morte di Terragni. Una storia che partirà con un riferimento ad Antonio Sant’Elia, sia perché la mostra e le Onoranze che la città di Como dedicherà nel 1930 all’architetto futurista per eccellenza, saranno fortemente sostenute proprio da Alberto Sartoris sia perché gli inizi della carriera di Terragni sono strettamente intrecciate alle vicende del progetto e della costruzione del Monumento ai caduti, formalmente ispirato ad uno schizzo di Sant’Elia.

La storia della relazione Sartoris/Terragni seguirà un andamento altalenante, che la mostra metterà in luce, evidenziando i momenti di più stretta vicinanza (Sartoris soggiornerà spesso e per lunghi periodi a Como, nella casa di Terragni in via Indipendenza), soprattutto in occasione dell’elaborazione dei progetti comuni, tra cui il Quartiere satellite a Rebbio, non realizzato e ancora poco studiato nonostante si tratti di un progetto pari per importanza e grandezza agli analoghi esempi realizzati in diverse città europee. Ad esso si dedicherà un focus speciale insieme alle Case popolari di Via Anzani costruite da Terragni secondo il progetto di uno degli edifici tipo pensati per Rebbio. Il percorso, studiato da Giovanna Saladanna, utilizzando i colori della palette di Alberto Sartoris, sarà articolato attraverso l’esposizione di materiali molto diversi (disegni, lettere, articoli pubblicazioni d’epoca, video, fotografie delle Case di via Anzani appositamente realizzate da Lorenza Ceruti che rappresentano una sorta di mostra nella mostra) e culminerà con nello spazio della navata centrale con il plastico dell’intero Quartiere di Rebbio e quello di un edificio tipo realizzati per l’occasione dal Politecnico di Losanna.

La mostra si rivolge ad un pubblico eterogeneo e proprio perché la mostra non risulti avulsa dal contesto cittadino, ma si ponga come polo di aggregazione durante le quattro settimane di apertura, il progetto espositivo comprende un fitto calendario di eventi collaterali realizzati in collaborazione con diverse realtà culturali di Como.

Partecipazione

Una produzione di
Made In MAARC e École Polytechnique Fédérale Lausanne – Archives de la construction moderne
In collaborazione con: Comune di Como e Archivio Terragni

Ideazione progetto Maarc Exhibitions: Ebe Gianotti
Organizzazione e Coordinamento: Lorenza Ceruti e Ebe Gianotti
Progetto e grafica allestimento: Giovanna Saladanna

Progetto fotografico Case Via Anzani: Lorenza Ceruti
Attività archivistica: Barbara Galimberti, Yonathan Seibt
Sviluppo e produzione plastici del quartiere Rebbio: Antoine Gagliardi, Laurent Emmenegger, Atelier Maquette de l’EPFL
Progetto fotografico quartiere di Rebbio: Edoardo Bonacina
Traduzioni: Carlotta Maria Beretta, Martina Dones

Si ringrazia l’Archivio Cattaneo per il contributo all’allestimento

Con il patrocinio di: Ordine degli Architetti PPC Como – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como
Con il contributo di: Regione Lombardia – Comune di Como – BCC Cantù – Fondazione Cariplo – Camera di Commercio di Como e di Lecco – Confindustria Como – Belloli Italia srl

Eventi collaterali in collaborazione con: Accademia di Belle Arti Aldo Galli – Associazione a Due Voci – Associazione Amici dei Musei di Como – Associazione Famiglia Comasca –  Biblioteca Comunale – Galleria Lorenzelli Arte Milano – Liceo Coreutico Musicale Giuditta Pasta – Nodolibri

Gallery

Comunicato Stampa

SOSTIENI MAARC

Sostieni i progetti di MADE in MAARC che promuovono, in Italia e all’estero, l’immagine di Como come una delle più importanti capitali dell’architettura moderna.
MADE in MAARC realizza le proprie iniziative grazie al lavoro volontario di soci e amici, e ai contributi e donazioni di chi ne condivide gli obiettivi.
Le donazioni sono essenziali per tutte le attività di promozione, anche a livello internazionale, del patrimonio d’arte astratta e architettura razionalista del territorio comasco MADE in MAARC ha bisogno del tuo aiuto, fai una donazione ora!
Prendi in considerazione anche l’opzione di contribuire mensilmente: aiuterai a sostenere il lavoro di MADE in MAARC per tutto l’anno.

Bonifico Bancario intestato a Associazione culturale MADE in MAARC
22100 Como – Viale Rosselli, 12
C.F.: 03463750137
Iban: IT03 K084 3010 9000 00000 262602
Cassa Rurale e Artigiana di Cantù
Filiale di Como, piazza Grimoldi, 8