Opera
Il progetto per la Villa dell’Ing. Pietro Salvadeo a Pavia, venne commissionato a Lingeri nel 1949. Il lotto, di forma trapezoidale, era compreso tra le vie Cittadella e Griziotti, affacciate sulla piazzetta di San Pietro in Ciel d’Oro, racchiusa tra la casa Bazzoni in stile liberty, la chiesa romanica e il convento degli agostiniani.
Lingeri inserisce nel lotto un corpo rettangolare principale, parallelo alla piazza e un blocco servizi a confine con il terreno. “I due corpi sono collegati da una hall che contiene una scala libera di forma curva. Lingeri studia due ipotesi progettuali, una a due piani, l’altra a tre, che prevedono una soluzione compositiva simile nella parte superiore del prospetto principale verso la piazza, presumibilmente concepito per una realizzazione in mattoni a vista […]. In entrambe le versioni, la copertura è sorretta da pilastrini, mentre l’ultimo piano è contraddistinto da una lunga finestra a nastro interrotta solo da una loggia con balcone. Nella versione a tre piani gli ambienti di soggiorno si affacciano direttamente sulla piazza con grandi vetrate, di poco arretrate rispetto al filo del marciapiede. Nella soluzione a due piani il soggiorno si trova a una quota più elevata ed è illuminato da finestre a nastro allineate con quelle soprastanti” (Baglione, Susani, 320).
Nel 1949 il Presidente della Commissione Edilizia di Pavia e la Soprintendenza sospesero l’iter di approvazione progetto, poiché i prospetti parevano troppo moderni per il luogo su cui affacciavano. Successivamente la Villa verrà realizzata su disegno del geometra Cesare Varese (Baglione, Susani, 320).
Scritto redatto interamente sulla base di:
BAGLIONE, C., SUSANI, E. (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968, con scritti di Avon Annalisa et. al., Milano: Electa, 2004