Opera
Nel 1969 Bruno Zevi pubblica un articolo, su L’architettura, indicando il Progetto di Concorso per la Nuova Sede dell’Ospedale Maggiore di Milano ‘tra i disegni inediti reperiti e catalogati nel suo diario dai nipoti Emilio e Carlo’, attribuendolo così agli architetti Terragni e Lingeri, nonostante in molti casi ed elenchi di bibliografia di opere non venga menzionato.
L’attribuzione appare incerta: il disegno riporta solo la dicitura ‘fabbricati all’ingresso – veduta prospettica’ e potrebbe essere collegato alla vicenda della nuova sistemazione dell’Ospedale Niguarda a Milano, vicenda in fermento nella seconda metà degli anni venti.
L’area di progetto fu acquistata dopo la guerra, nel 1919, ma solo il 20 ottobre 1926 venne pubblicato il bando di Concorso nazionale per il progetto di massima del nuovo ospedale.
Le date sembrano incrociarsi con la laurea, da li a un mese, dell’architetto Terragni e la fondazione con Lingeri del Gruppo 7, con cui partecipa al Concorso per il Monumento ai Caduti di Como.
I progetti in gara presentati furono 28 e nell’ottobre del 1927 furono esposti come Mostra in un padiglione del Policlinico in via Francesco Sforza; solo nel 1928 la commissione giudicatrice rese pubbliche le conclusioni.
Tra i disegni presentati alcune soluzioni planimetriche appaiono confrontabili con il progetto che viene attribuito a Terragni e Lingeri e a sua volta questo sembra rappresentare alcune linee guida espresse dal bando. L’ipotesi più plausibile, in quanto entrambi gli architetti non menzionarono mai questo concorso tra i propri lavori, può essere il fatto che si siano ritirati dal concorso stesso.
Nella monografia citata, il disegno viene così descritto: “Evidentemente risentito di certi umori vicini al “neoclassicismo” muziano, il progetto non è privo di una sua tesa concentrazione che segna un deciso scatto di qualità rispetto alla maggior parte degli altri concorrenti: contribuisce a precisarne il carattere plastico la sottolineatura martellante del ritmo delle cornici, composte con timpani spezzati di ‘gusto’ michelangiolesco, pure presenti nei dettagli di finestre del villino Saibene (1925-1926) e nelle modanature delle cappelle funerarie Stecchini e Pirovano al cimitero Monumentale di Como” (Ciucci, Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, 301-302).
Scritto redatto interamente sulla base di:
BAGLIONE, C., SUSANI, E. (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968, con scritti di Avon Annalisa et. al., Milano: Electa, 2004
CIUCCI, Giorgio (a cura di), Giuseppe Terragni: opera completa, (con Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio), Milano: Electa, 1996