Opera
Il negozio “Il Collezionista”, sito nell’odierna Galleria San Babila e rivolto a collezionisti di oggetti rari e di pregio, prima dell’intervento di Lingeri presentava “[…] una sola, alta ‘luce’, interamente trasparente, proposta alla curiosità del passante, ma con un’area espositiva che si estendeva anche al primo piano e al sotterraneo” (Baglione, Susani, 319).
Lingeri per la sistemazione del negozio parte dalla volontà di sfruttare al massimo gli spazi: “[…] il volume del piano terreno è suddiviso, in orizzontale, da un’intelaiatura metallica che definisce un ammezzato e, in verticale, dall’arredo, così da ottenere un doppio negozio, con due ingressi dalla galleria, due vetrine e due esposizioni differenziate: da una parte libri e francobolli, dall’altra tappeti, quadri e mobili” (Baglione, Susani, 319).
“Un’esposizione ‘garbata’, allestita con scaffali e arredi in acciaio, che lascia la parola agli oggetti – pochi – esposti e che ci fa immaginare clienti appassionati che ‘si perdono’ tra oggetti d’arte e scaffalature occupate dai libri. ‘Un significativo esempio di allestimento moderno attuato secondo uno schema di rigorosa funzionalità e mediante un equilibrato impiego di materiali’, che si differenzia dalla ‘congerie di allestimenti realizzati nel dopoguerra, moltissimi con criteri stilistici e pratici inaccettabili’ […]” (Baglione, Susani, 319).
Scritto redatto interamente sulla base di:
BAGLIONE, C., SUSANI, E. (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968, con scritti di Avon Annalisa et. al., Milano: Electa, 2004