Opera
L’apertura nel 1960 del Negozio Picard a Genova, progettato da Lingeri con il figlio Angelo per Aldo De Giovannini, proprietario del vicino PAM, venne descritta su alcune riviste locali come un grande avvenimento: “La palizzata al numero 262 di via XX Settembre scompare e il mistero è svelato: Picard, pelletteria e confezioni d’alta moda, sarà il negozio della signora chic, un club dove aggiornarsi sull’ultimo grido in fatto di ben vestire, senza doversi più spostare a Milano o Roma” (Baglione, Susani, 348).
Il negozio sotto i portici di via XX settembre presentava una vetrina a doppia altezza in cristallo, affiancata da un atrio all’aperto utilizzato come esposizione. Anche gli interni erano costituiti da pareti vetrate che rispecchiavano il concetto di trasparenza caro ai razionalisti e che erano state utilizzate per invogliare i cittadini che passeggiano ad entrare nel negozio.
“Le pesanti superfici vetrate, schermabili con tende, si aprivano elettricamente con un solo pulsante, come mostra orgoglioso il proprietario nelle foto del giorno d’inaugurazione. Le insegne in facciata interrompevano l’immensa superficie vetrata alla stessa altezza del soppalco interno, consentendo di ‘limitare in alto la vetrina e di portare gli apparecchi d’illuminazione’ […]. All’interno, tubi al neon schermati (a soffitto e sotto il soppalco) e faretti contribuivano a creare un’immagine da elegante salotto di linea moderna, allestito con banchi di vendita in palissandro con superfici orizzontali in pelle bianca e confortevoli poltrone rivestite in vitello inglese […] dalle quasi le clienti passavano in rassegna merce esposta ordinatamente su mensole o in armadi con cristalli scorrevoli, specchio della moda internazionale […]”(Baglione, Susani, 348).
Scritto redatto interamente sulla base di:
BAGLIONE, C., SUSANI, E. (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968, con scritti di Avon Annalisa et. al., Milano: Electa, 2004