Opera
Successivamente alla vicenda legata al progetto di Casa dell’Assistenza Fascista per una città di 100.000 abitanti, conclusasi con un nulla di fatto, Cattaneo continua a sperimentare a livello progettuale e a redigere progetti – casi particolari che porteranno alla formazione della sua figura professionale (Fiocchetto, 28).
Tra questi progetti legati alla sperimentazione si inserisce anche il progetto redatto, a seguito di un concorso di primo e secondo grado per un Ospedale tipo – per lattanti, realizzato con i compagni Vito Latis e Franco Longoni.
“Vincitore di un concorso nazionale articolato in due gradi di giudizio, il progetto vede Cattaneo impegnato marginalmente rispetto ai compagni e amici Latis e Longoni. A questi ultimi va comunque dato atto di aver formulato una proposta eccellente per chiarezza, razionalità e qualità nell’articolazione dei volumi e nella raffinata definizione del lessico architettonico” (Archivio Cattaneo, sito online).
Il progetto di concorso si basa su una planimetria funzionale in parte definita dal bando e dalle norme sanitarie. Nel giudizio di primo grado la giuria pre-sceglie la proposta del gruppo di Cattaneo insieme ad altri tre progetti confermando la scelta anche in fase finale dove il gruppo otterrà il primo premio (Fiocchetto, 88).
La soluzione proposta dal gruppo dell’architetto Cattaneo prevede in primis di articolare l’Ospedale in due sezioni, una dedicata ai malati comuni e una dedicata ai malati contagiosi, a loro volta suddivise in tre parti autonome e interconnesse contenenti gli ambulatori, le infermerie e il quartiere del personale. A fianco dell’Ospedale vengono inoltre inseriti la sezione profilattica con il relativo consultorio, la portineria di ingresso e un piccolo edificio mortuario inserito nel verde del parco.
Nella pubblicazione di Rosanna Fiocchetto viene riportato parte del successo che a livello concorsuale ebbe il progetto. “Giuseppe Pagano, elogiando il risultato della gara su ‘Costruzioni – Casabella’, apprezzava il suo ‘andamento morale’ e la ‘serietà’ della giuria chiedendosi: ‘Che cosa sarebbe successo di questo concorso se fosse stato giudicato da Presidi di Provincia, da ojettiani sfegatati, da cavillosi sopraintendenti, da pedanti burocrati del genio civile, innamorati del monumentale?’ […]” (Fiocchetto, 88). Purtroppo però, nonostante il successo sulla rivista, il progetto non venne mai realizzato.
Scritto redatto sulla base di:
FIOCCHETTO, R., Cesare Cattaneo 1912 – 1943. La seconda generazione del razionalismo, Roma: Officina Edizioni, 1987
www.cesarecattaneo.it