Descrizione
I relatori, specialisti di storia, restauro e architettura, tratteranno dei monumenti più significativi dell’età romanica, caratteristica della Lombardia e dell’area lariano-ticinese in quel tempo, secondo gli aspetti più rilevanti delle rispettive discipline, anche nelle similitudini e differenze con l’arte gotica.
La vastità degli aspetti da indagare ha convinto gli organizzatori a dare alla proposta una ampiezza maggiore di quella esauribile in tale giornata, senza volerne pregiudicare il compimento in sé, e quindi il Convegno avrà un seguito con ulteriori successivi incontri, con l‘intento di sviluppare la rilevanza che il romanico ha avuto per gli altri evi della storia dell’arte e dell’architettura, specialmente per quello rinascimentale e quello della modernità.
A partire dai territori e paesaggi lacustri, che furono scena del seicentesco romanzo manzoniano, si arriverà ad interessare l’architettura neoclassica – lo storicismo – e la modernità, quest’ultima rappresentata dall’autore italiano che meglio qualifica l’architettura moderna, Giuseppe Terragni, il quale dopo il Futurismo apre l’arte italiana alla globalità delle ricerche, anche attuali.