Opera
Tra gli ultimi progetti realizzati da Lingeri, con i figli Angelo e Pier Carlo, nella sua lunghissima carriera professionale, va ricordato il progetto della sede della Cassa soccorso e malattia dei dipendenti dell’ATM a Milano, in via Carlo Farini, frutto di un incarico affidatogli nel 1962.
A partire dal 1962 vengono elaborate informalmente diverse ipotesi, ma solo nel 1965 lo Studio Lingeri ottiene l’incarico. I disegni preliminari di progetto diverranno esecutivi nel 1967 e nel 1968 Lingeri potrà vedere il progetto quasi ultimato, prima della sua morte.
“Il progetto conclude la serie dei palazzi per uffici realizzati o soltanto disegnati da Lingeri, segnalandosi per l’assetto distributivo e per la particolare collocazione, nei pressi del cimitero Monumentale. Lo schema planimetrico prevede un impianto a pettine adattato al perimetro del pentagono irregolare del lotto su cui sorgevano in precedenza i depositi dell’azienda. A partire dal corpo dì fabbrica principale, su via Farini, tre ali perpendicolari si prolungano verso l’interno dell’area. Il fabbricato ha uno sviluppo generale di tre piani fuori terra, un piano seminterrato e uno interrato di superficie ridotta. Dal punto di vista funzionale, Lingeri affronta, a grande scala, il tema a lui familiare dei servizi ambulatoriali, con cui si era misurato alla fine degli anni trenta, realizzando uffici e ambulatori della mutua nel palazzo dell’Unione dei lavoratori dell’industria di Como. L’elaborata disposizione in pianta, con tre distinti accessi all’edificio, risponde alla complessa macchina funzionale: reparto di radiologia e di fisioterapia, ispettorato medico fiscale, ambulatori specialistici, laboratorio di analisi, uffici di prima assistenza e stanze per degenze d’emergenza, consultorio pediatrico, centro profilattico e dei servizi sociali, uffici della contabilità e della direzione sono tra gli spazi d’uso richiesti dalla committenza” (Baglione, Susani, 360).
La facciata principale di ingresso al palazzo, su via Farini, è scandita dal ritmo alternato dei montanti verticali in aggetto, mentre su fronte opposto, verso il piazzale del Cimitero Monumentale, chiuso dal muro perimetrale del cortile, la facciata è definita da tre torri a base esagonale agganciate al corpo di fabbrica a pettine, che presenta tre “denti” sporgenti (di quattro piani fuori terra). Le facciate, finite ad intonaco di graniglia di marmo e cemento, lavata a getto, levigato nelle parti arretrate e leggermente bocciardato lungo le “lesene” aggettanti, giocano un ruolo importante nella composizione.(Baglione, Susani, 360).
Scritto redatto interamente sulla base di:
BAGLIONE, C., SUSANI, E. (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968, con scritti di Avon Annalisa et. al., Milano: Electa, 2004